Nel calendario liturgico è detta anche domenica De Passione Domini (della passione del Signore). Con il giorno della Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con la Santa Pasqua:
è in questa settimana che Gesù trascorre gli ultimi giorni sulla terra.
È una festività osservata anche dagli Ortodossi e dai Protestanti.
La Domenica delle Palme cade durante il periodo di Quaresima, che termina Giovedì Santo. Dopo la Quaresima, ha inizio il Triduo Pasquale, che dura tre giorni, durante il quale si celebrano la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
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In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino,
osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma.
Come si legge nel Vangelo di Matteo, Gesù, quando si trovò presso il monte detto degli Ulivi, ordinò a due discepoli:
“Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. E se qualcuno vi chiederà: perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno“.
La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi intorno,
e agitandoli festosamente gli rendevano onore.
Il significato della Domenica delle Palme è proprio quello di ricordare questo evento, anche se in Italia le foglie di palma sono state sostituite dai ramoscelli di ulivo.
Infatti, essendo le piante di palma poco diffuse su tutto il territorio nazionale,
allora la tradizione popolare ha sostituito queste foglie con quelle più comuni degli ulivi.
La liturgia della Domenica delle palme, si svolge iniziando da un luogo al di fuori della chiesa dove si radunano i fedeli e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che sono portati dai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa.
Qui giunti continua la celebrazione della Santa Messa con la lunga lettura della Passione di Gesù. Il racconto della Passione viene letto da tre persone che rivestono la parte di Cristo (letta dal sacerdote), dello storico e del popolo.
La tradizione vuole che i fedeli portino a casa i rametti di ulivo e di palma benedetti, per conservarli quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti e persone amiche.
I rami di ulivo benedetti saranno anche utilizzati il prossimo anno per ricavare la polvere con cui si celebrerà il Mercoledì delle Ceneri.
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